martedì 29 ottobre 2013

Lavabit ha scelto la chiusura pur di non consegnare le chiavi di cifratura

Non ci interessa sapere se sotto questa decisione ci siano altre decisioni, ad esempio di marketing, a noi in questo caso interessa dare onere al merito a Lavabit il servizio di email private che ha scelto la chiusura pur di non consegnare le chiavi di cifratura.

Il tutto nasce dalla solita richiesta americana che in barba a qualsiasi principio di privacy aveva chiesto a Lavabit di avere i dati di un utente Lavabit che con ogni probabilità si identifica nella persona di Edward Snowden.

Nome riconducibile al ex tecnico della Central Intelligence Agency (CIA) e fino a giugno 2013 collaboratore della Booz Allen Hamilton che ha rivelato diverse informazioni su programmi di intelligence secretati, tra cui il programma di intercettazione telefonica tra Stati Uniti ed Unione Europea, per capirci colui il quale ha dato il via al DATAGATE che tanti danni di immagine sta procurando ai cowboy americani.

Levison pur di non rilasciare dati privati ha preferito interrompere le attività di Lavabit, si è spinto fino ad un'ostruzionismo intelligente consegnando la chiave privata in formato cartaceo, e quindi inutilizzabile secondo i geni dell'FBI.

Morale ad oggi pesa su lavabit, e per essa sul suo capo prima citato, l'accusa di inadempienza che potrebbe condurlo in carcere, oltre ad una sanzione che cresce di giorno in giorno secondo le leggi americane.

Capiamoci il governo americano con le sue leggi non poteva fare ciò e perciò ha considerato Lavabit come un tradizionale operatore di telecomunicazioni, che deve garantire l'intercettabilità su richiesta:
Lavabit fa notare come lo Stored Communications Act, su cui le autorità hanno fatto leva per ottenere la chiave SSL, consente di richiedere i dati relativi a delle comunicazioni: la chiave SSL non ha nulla a che vedere con i messaggi scambiati, ma è piuttosto uno strumento per decifrarli, per accedere a tutte le comunicazioni mediate dal servizio.Le richieste del governo, rappresenterebbero una chiara violazione del Quarto Emendamento della Costituzione degli Stati Uniti: per autorizzare una perquisizione deve esistere una motivazione ragionevole per ritenere che questa faccia emergere le prove di un reato.

Stiamo attenti qui il problema non è proteggere il singolo ma proteggere tutti gli utenti infatti consegnare la chiave SSL significherebbe offrire la possibilità di decifrare tutte le comunicazioni di tutti gli utenti di Lavabit.

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