mercoledì 29 maggio 2013

Epsilon violata. Attenti allo spam nelle nostre mail


Si trova in america e più precisamente in Texas l'azienda Epsilon nota azienda, che per conto di molte aziende sparse un pò in tutto il mondo, gestisce il marketing email di queste società appunto tra cui alcune sono Citigroup, Target, US Bank, Hilton Worlwide, Disney Destinations e Marriott International.

Indirizzi email di milioni di utenti sono stati rubati e adesso potrebbero ritrovarsi a dover sopportare e gestire un attacco di spam, phishing se non di peggio e di più pericoloso.

Magra consolazione la dichiarazione della società che assicura, ma al momento non è possibile stabilirne la veridicità, che la fuga di dati ha riguardato solo nomi e indirizzi e non ulteriori informazioni personali.

Ma ancor più preoccupante è che l'azienda sta svolgendo le analisi necessarie a individuare la falla e i responsabili che l'hanno sfruttata, per cui non possiamo sapere se l'emorragia di dati è terminata o meno.

La società è in america come detto ma viste le aziende che si affidano ad essa è presumibile che sia interessata a questa fuga di notizie anche un cospicuo numero di nostri concittadini.

"where  intelligence ignites connections" questa una delle frasi che si trovano sul loro sito ma mi sa che stavolta qualcuno è stato più scaltro di loro.

lunedì 27 maggio 2013

Già avvisati adesso le sanzioni. Il garante prende provvedimenti.

Già tempo addietro il garante le aveva avvisate, oggi a seguito delle attività ispettiva è emerso che la cattiva pratica continuava per le due imprese specializzate nella creazione di banche dati che erano colpevoli di aver realizzato e venduto archivi elettronici con i dati privati (numeri telefonici, e-mail, indirizzi…) e soprattutto senza l'opportuna autorizzazione di milioni di persone. Le due società dovranno pagare, rispettivamente, una sanzione di 100.000 e una sanzione di 400.000 euro.

Una terza società e nello specifico una società di telefonia dovrà pagare una sanzione di 300.000 euro perchè ancor più grave aveva acquistato ed utilizzati queste banche dati per promuovere ad hoc i propri prodotti e servizi tramite attività di call center, ma soprattutto all'atto dell'acquisto sapeva che i dati erano stati ottenuti tramite pratiche non consentite.

Nelle tre sanzioni consultabili sul sito del Garante della privacy tutte le motivazioni nello specifico, ma va da se che già per grandi linee si capisce la gravità.

Come è chiaro ormai da tempo continuano a guadagnare su di noi, a dimostrazione che la Privacy non è uno scherzo ma ha a un valore ben definito e che questi dati sul mercato sono continuamente richiesti.

martedì 14 maggio 2013

GOOGLE alle strette sulla privacy

Dopo il famoso caso .............. ecco una nuova posizione di google in materia di privacy.
Il presidente di google Eric Schimdt messo alle strette si è dichiarato a favore del diritto all'oblio dichiarando che "L’assenza di un bottone ‘Cancella’ su Internet è una questione importante. Ci sono situazioni in cui cancellare è la cosa giusta da farsi."
Ecco quindi un altra posizione difensiva del colosso americano che negli ultimi anni sta subendo attacchi legali (secondo noi giusti) non da poco e che stanno sempre di più alzando un bel polverone sul comportamento di google rispetto alle notizie private e non controllate.
ed il presidente continua dichiarando tra l'altro “La privacy è ancora più importante in questo nuovo mondo interconnesso, ne abbiamo bisogno. Avremo bisogno di combattere per questo”.
Ma quest'ultima affermazione ci lascia perplessi perchè non fa capire contro chi occorra combattere, sembra quasi che google si voglia erigere adesso a paladino di qualcosa che fin ad oggi a sfruttato. 

Comunque a parte le critiche aspettiamo ancora di sapere dal colosso americano cosa intenda fare per tutelare gli internauti oltre alle mere dichiarazioni di comodo fatte tra l'altro durante la presentazione del libro del presidente di google, per cui ancora una volta tutto spam, o forse sarebbe meglio dire pubblicità subdola.



martedì 7 maggio 2013

Klout cosa è


Impazzisce da quasi un mese, stiamo parlando di  Klout una web app che analizza l'influenza attraverso i social network.Per vedere come funziona e come calcola l'influenza la stiamo seguendo da quasi un mese ed ogni giorno vediamo su facebook e su twitter ed altri social network il proliferare di richieste per questa applicazione  Come funziona è molto semplice misura le relazioni fra amici e follewer controllando quanti click si ricevono per ogni notizia foto o quant'altro viene postato sul web.Ma già si registra il primo problema infatti  Klout è  accusato di creare profili ombra per le persone non ancora iscritte, in sostanza la stessa accusa già rivolta al "mitico facebook".Nello specifico vediamo come funziona l'algoritmo di Klout che si basa su vari fattori per ognuno dei social network ad esso associati:


  • Facebook: vengono calcolati menzioni, like, commenti, amicizie
  • Twitter: vengono presi in considrazione numero di followers, retweet, menzioni e iscrizione a liste.
  • Google+: vengono considerati commenti, condivisioni e +1
  • Linkedin: vengono considerati titoli, connessioni, raccomandazioni, commenti.
  • FourSquare: vengono considerate il numero di consigli lasciati
  • Klout: ebbene si all'interno di klout è possibile interagire con il +k che verrà considerato nel punteggio.
  • Wikipedia: Importanza della pagina e link in entrata.