E' stato pubblicato in questi giorni la sesta edizione del Rapporto Istat "Noi Italia.
Per chi non lo conoscesse " Noi Italia" è un rapporto pubblicato dal''ISTAT con le 100 maggiori statistiche che hanno lo scopo di illustrare, spiegare e capire il nostro paese, registrando analizzando matematicamente e riportando sotto statistiche appunto una fotografia aggiornata sulle abitudini italiane legate anche al digitale, argomento sul quale scontiamo un ritardo notevole.
Diciamo subito che se vi aspettate di trovare una nazione digitale questa non è l'Italia che già in merito all'utilizzo di internet si posiziona al 90 posto dopo paese come Portogallo e Cipro.
Volendo vedere solo la classifica e il suo dato statistico l'Italia non solo non è in zona medaglia ma si trova addirittura al di sotto delle migliori aspettative rispetto alla media europea.
Il grafico già di per se esplicativo ci conferma quanto detto dall'ISTAT che ci conferma con i suoi studi che l'Italia è in generale indietro per l'utilizzo di Internet: a parte picchi tra i più giovani (9 giovani su 10 tra i 15 e i 24 anni), in media si connette il 54,8 per cento della popolazione.
Parlando di Internet naturalmente dobbiamo verificare il tutto anche con le connessioni e con i costi delle connessioni, ma questa è solo una delle cause: in Italia il 55 per cento delle famiglie con almeno un componente tra i 16 ed i 74 anni utilizza banda larga, peggio di noi riescono a fare Grecia e Romania ma si legga anche che la media delle famiglie connesse passa dal nostro 55% al 73% in tanti e tanti paesi europei.
Ci consola vedere che il nostro paese pur essendo dietro, molto dietro, sta però registrando progressi numericamente interessanti, ma senza adeguati interventi normativi e strutturali ci vorranno ancora dieci anni prima di allinearci almeno alle medie europee.
Un esempio su tutti sarà esplicativo la lettura di giornali online, riviste e in generale notizie consultate direttamente sul Web, tocca solo il 32,3 per cento degli italiani, sicuramente in grande crescita ma ancora troppo pochi.
La diffusione dell'abitudine alla consultazione online è maggiore al Nord-est del paese (37,6 per cento), mentre nel Mezzogiorno la quota di popolazione che legge online scende addirittura al 27,1 per cento.
Anche guardando la distribuzione per regioni stavolta non ci "consola" nemmeno l'Italia divisa tra nord e sud in quanto il nord ha un utilizzo che oscilla da poco più del 60% in giù, mentre la campania ultima in classifica si attesta sul 45%.