venerdì 22 novembre 2013

Analfabetismo, ma non quello di una volta.

Studi dimostrano come oltre il 30% degli italiani di fronte a una pagina,anche ben strutturata e scritta bene ma che sviluppa al suo interno più informazioni, non è in grado di individuare la soluzione al problema discusso e spesso citato del problema. 

Per tanti stiamo parlando di analfabetismo funzionale l’incapacità di un individuo di usare in modo consono e lineare le abilità di lettura, scrittura e calcolo nelle normali e spesso giornaliere situazioni della vita.

E’ il nuovo analfabetismo che a differenza di quello classico di chi non sapeva né leggere né scrivere, si è metarmofizzato in chi sa leggere, ma non comprende.

Tutta colpa della tecnologia? Quali sono le nuove competenze per la nuova Digital Society?

La società digitale modifica le nostre capacità verso forme di intelligenza utilitaristica, più veloce e rapida, capace di multitasking e simultaneità, meno concentrata e analititica, ciò che per alcuni può essere definita NetIntelligenza.

Le persone che da sempre hanno avuto interrelazioni con l'epoca digitale sono capaci di risolvere nuovi problemi indipendentemente dalle loro conoscenze acquisite,hanno sviluppato una nuova creatività intesa come un mix di conoscenza e una serie di collegamenti, una capacità di connessione con altre "digital-persone" (socialnetworking)

Un'intelligenza che spende meno tempo a cercare di ricordare e più tempo alla generazione di soluzioni, in grado di sviluppare un'integrazione più avanzata delle informazioni, anche in termini valutativi.
Un'intelligenza veloce nel muoversi tra le informazioni, senza approfondirle, ma capace di collegarle tra loro nella loro interezza o in parti, con possibili interconessioni di frammenti.




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