giovedì 22 agosto 2013

La Business Intelligence tra paura e tanta burocrazia

Qui solo l'inizio se volete leggerlo tutto ecco il link, dove potete anche votarlo.

Le aziende cosi come le nostre pubbliche amministrazioni sono ormai anni e anni indietro rispetto alla cultura tecnologica che si potrebbe mettere in campo.
Si dirà c’è la crisi nessuno investe, e questo è un parametro sicuramente valido e da rispettare, ma in molti casi è solo la risposta di comodo che arriva soprattutto dalle pubbliche amministrazioni.
La verità purtroppo sta nella “incertezza” dei vari responsabili e dirigenti di incappare nelle maglie della “burocrazia” di dover dar conto delle spese e di non aver rispettato l’indicazione principale, di risparmiare.
Nel famoso decreto della spending review non si parla di non spendere ma di spendere bene, ma questo passaggio non è stato colto, e del resto sul concetto di spendere bene bisogna dare atto che la legislazioni italiana più volte si è espressa, anche con indicazioni tecnologiche più che percorribili.
Ad oggi le sfide competitive che si sono per forza di cose dovute affrontare hanno impattato sui processi di costi, di qualità e della produzione, tutto ciò si è poi tramutato dietro lo spettro della crisi, ma io direi dietro l’alibi della crisi, in sfide rivolte al miglioramento della produzione basata sugli attuali (ormai vecchi) livelli tecnologici.

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